2 luglio 2018

Da casa all'Oceano - Cantabria e Paesi Baschi


Attraverso la Francia, da casa fino all'Oceano, nelle regioni iberiche di Cantabria e Paesi Baschi... Falesie, spiagge che si trasformano in distese di sabbia con la bassa marea, tranquille passeggiate, campeggi affacciati sull'oceano, un mix di paesaggi diversi tra loro ma sempre affascinanti! 



Falesia di Ablon - Francia

Spiaggia di Bayonne - Francia

Falesia di Villanueva de Valdegovia - Paesi Baschi - Spagna

Falesia di Villanueva de Valdegovia - Paesi Baschi - Spagna

San Guan de Gaztelugatxe - Paesi Baschi - Spagna

Scogliera di San Guan de Gaztelugatxe - Paesi Baschi - Spagna

Playa de Joyel - Cantabria - Spagna

Playa de Joyel - Cantabria - Spagna

Playa de Las Cuevas del Mar - Cantabria - Spagna

Falesia de Las Cuevas del Mar - Cantabria - Spagna

Playa de Las Arenas - Cantabria - Spagna

Sulla via del ritorno sosta libera verso il Col du Lautaret - Francia 

27 aprile 2018

SKI ALP - Haute Route Chamonix Zermatt

Discesa dalla Pigne d'Arolla verso il Glacier d'Otemma

Un viaggio, un sogno... Al Col de Valpelline spunta finalmente il Cervino: dopo quattro giorni di su e giù le pelli non servono più, solo una lunga discesa su Zermatt ed è finita!!


Al centro la vetta della Rosablanche

Il mitico itinerario che collega le due cittadine “faro” dell’alpinismo, ovvero Chamonix e Zermatt, è forse la traversata scialpinistica più famosa di tutte le Alpi. Partendo dal cuore del massiccio del Monte Bianco si raggiunge attraverso colli, ghiacciai, canali e infinite vallate l’altra montagna simbolo, il Cervino! 
Lo scorso anno, terminata l’Haute Route dei Monti Tauri, con Maury (Maurizio Tasca) ci eravamo ripromessi, per quest’anno, di tentare la Chamonix-Zermatt e durante gli ultimi mesi abbiamo condiviso insieme la programmazione di questa esperienza. Molti i dubbi e le variabili da considerare: meteo, condizioni, disponibilità nei rifugi, impegni lavorativi, famiglia, allenamento… Alla fine però, grazie anche ad una buona dose di fortuna, tutti i tasselli del puzzle sono andati al loro posto e abbiamo realizzato un grande sogno!
Ringrazio Maury per aver condiviso l’idea, la programmazione e soprattutto la realizzazione di questa fantastica traversata. E’ stato importante anche il supporto di Mauro Soregaroli, guida alpina bergamasca che lavora da anni nella zona di Verbier, che ci ha informato su condizioni, logistica, varianti e che ci ha anche ospitato la notte dopo la  prima tappa. Li cito per ultimi ma sono primi in classifica mia moglie e i miei bimbi che mi sostengono nelle mie passioni e sopportano le mie assenze… 




TRAVERSATA SCIALPINISTICA CHAMONIX – ZERMATT – La scheda

Sicuramente è importante pianificare questo raid curando le condizioni meteo ed il pericolo valanghe. Il periodo ideale è la primavera da marzo ad inizio maggio: anticipando si possono trovare condizioni di neve polverosa ma alcuni tratti ripidi percorsi durante la traversata potrebbero essere soggetti a rischio valanghe; più si avanza con la stagione più diminuisce normalmente il rischio valanghe e  si trova neve trasformata, ma bisogna programmare bene i tempi perché sui ghiacciai le temperature salgono notevolmente durante la giornata.
Ci sono diverse varianti che possono essere utili da percorrere in base alle condizioni meteo e del manto nevoso. Alcuni canali più ripidi possono essere evitati scegliendo alternative più lunghe ma con pendenze più dolci.
I rifugi durante la stagione primaverile e normalmente fino ai primi di maggio sono gestiti ma essendo molto frequentati vanno prenotati in anticipo.
Oltre al classico materiale da scialpinismo è consigliabile avere con se una corda per la discesa dal Col du Chardonnet e per percorrere i ghiacciai se risultassero crepacciati (noi li abbiamo trovati completamenti chiusi viste le abbondanti nevicate della stagione 2018 e non è mai stato necessario legarsi). Per maggior sicurezza potrebbe risultare molto utile un gps, soprattutto in caso di scarsa visibilità. Indispensabili le cartine svizzere di scialpinismo 282S e 283S, utili soprattutto per valutare varianti ed eventuali ripieghi.
Con l’ausilio degli impianti di Chamonix e Verbier, la traversata non presenta dislivelli importanti, ma gli sviluppi sono, al contrario, molto lunghi. Inoltre bisogna considerare che il percorso si snoda a quote comprese tra i 2500 e 3800 metri. 
Noi abbiamo effettuato l'Haute Route in 4 giorni, con nevi assestate, discese su neve trasformata e soprattutto con giornate splendide. 
Logisticamente abbiamo lasciato l’auto a Chamonix e siamo rientrati in treno da Zermatt.

Chamonix – Zermatt in numeri: 80 KM; 4850 D+; 7750 D-

In vetta alla Pigne d'Arolla

PRIMA TAPPA - Da l’Argentière (Chamonix) si sale in funivia ai Grands Montets (m 3295). Messi gli sci si scende lungo il Glacier des Rognons fino a giungere nella piana del Glacier d’Argentière (m 2550). Si risale quindi il Glacier du Chardonnet (il primo tratto più ripido solitamente viene percorso con i ramponi), e si punta al Col du Chardonnet (m 3321) posto tra l’Aiguille du Chardonnet e l’Aiguille d’Argentière. Dal colle, a seconda delle condizioni, è necessario calarsi per circa 50 metri (solitamente è presente una fissa in loco). Si giunge quindi sul Glacier de Saleina e si scenda fino a quota 3000, per poi risalire fino alla Fenêtre de Saleina (m 3261,  l’ultimo tratto si percorre con gli sci o a piedi a seconda delle condizioni). Tolte le pelli ci si immette nel Plateau du Trient e si scende lungo l’omonimo ghiacciaio, lasciando sulla destra la Cabanne du Trient. Poco sotto il Rifugio ci si immette nella Val d’Arpette o attraverso il Col des Escandies (m 2793, breve risalita) oppure percorrendo il Coluoir NE della Petite Pointe d’Orny (primo tratto con corde fisse, una doppia e poi pendenze di circa 40°). Si scende quindi lungo la Val d’Arpette fino a Champex Lac (Svizzera, m 1498). Da Champex trasferimento in bus o taxi fino a Verbier.    
18,5 km; 1100 D+; 2800 D-

Si parte...

Salita al Col du Chardonnet

Al centro il Col du Chardonnet

Discesa dal Col du Chardonnet

Galcier du Trient

Traverso verso il Coluoir NE della Petite Pointe d'Orny


SECONDA TAPPA - Da Verbier si sale in funivia fino al Col de Gentianes (m 2894). Si scende quindi fino a 2700 m poi si risale il Col de la Chaux (m2940) per poi scendere dal lato opposto fino 2750 m e risalire fino al Col du Momin (m 3015). Senza togliere le pelli si prosegue in direzione della cima della Rosablanche. Raggiunta la sella posta a sinistra della cima (m 3330) si scende lungo un ripido canale (40/45°), ci si immette poi sul Glacier de Mourti e si scende fino a La Barma (m 2421), sulle rive del Lac des  Dix (essendo esposto a est occorre valutare con attenzione l’orario di discesa di questo canale; per evitare questa discesa, dal Col de Momin si prosegue attraverso il Col de Cleuson e il Col de Sovereu per poi giungere ancora a La Barma). Dal lago si mettono nuovamente le pelli e si sale fino alla Cabane des  Dix (m 2928).   
17,5 Km; 1350 D+; 1300 D-

Lunga carovana di atleti durante la Patrouille du Glacier che incrociamo durante la seconda tappa

La  Rosablanche

Col de la Chaux

Cabane des Dix

In attesa della cena...


TERZA TAPPA - Dalla Cabane des Dix si scende brevemente sul Glacier de Cheilon per poi salire al Col du Brenay (m 3633) e da qui in vetta alle Pigne d’Arolla (m 3790), punto culminante della Chamonix-Zermatt (lungo la salita, oltre la metà occorre superare un tratto ripido dove può essere necessario utilizzare i ramponi). Dalle Pigne d’Arolla si scende fino al Glacier d’Otemma (m 3000) e rimesse le pelli ci si immette nel Glacier du Mont Collon e si raggiunge il Col de l’Evèque (m 3377). Da qui si scende al Rifugio Nacamuli (Italia, m 2830) attraverso il Col Collon.  
15,5 Km; 1400 D+; 1400 D-




QUARTA TAPPA - Dal Rifugio Nacamuli si risale nuovamente al Col Collon (m 3069) per poi scendere su l’Haut Glacier d’Arolla fino a quota 3000 circa. Si risale con le pelli in direzione del Col du Mont Brulé (m 3213). Il canale che porta al colle è piuttosto ripido e viene percorso solitamente con i ramponi. Dal colle si scende lungo l’Haut Glacier de Tsa de Tsan fino a quota 3000 circa per poi risalire al Col de Valpelline (m 3554). Le salite della Chamonix Zermatt sono finite: manca solo un’entusiasmante discesa di 16km e quasi 2000 metri di dislivello fino a Zermatt (m 1608). La discesa avviene dapprima attraverso lo Stockjigletscher per poi immettersi nel Tiefmatzengletscher ed infine seguendo il Zmuttgletscher, proprio sotto la parete nord del Cervino (la discesa avviene in alcuni tratti zigzagando tra evidenti crepacci e va percorsa con attenzione soprattutto se non ci fossero tracce e in caso di scarsa visibilità). Dopo lunghi traversi e mantenendo sempre la destra (valutando le condizioni dei ripidi pendii laterali) si scende l’ultimo tratto di discesa lungo le piste fino in paese.   
28 km; 1000 D+; 2250 D-



Dal Col du Mont Brulé in vista del Col de Valpelline

Col du Mont Brulé

Sua Maestà...

14 aprile 2018

SKI ALP - Gross Ruchen - Brunnital - Svizzera

In secondo piano a destra, la vetta del Gross Ruchen

In salita lungo il canale

Usciti dal canale, in direzione della piramide della cima


Il canale di discesa visto dalla vetta

Al centro la vetta dell'Hoc Fulen, altra gita della Brunnital...